Museo Diotti
11/12/2022 - 15/01/2023
Al piano nobile del Museo Diotti, nella sala dedicata agli uomini illustri dove campeggia il grande dipinto La corte di Ludovico il Moro di Giuseppe Diotti, accanto ai busti marmorei di Diotti stesso e di Giovanni Romani, è allestita una piccola preziosa mostra il cui tema è idealmente legato alla ricorrenza del bicentenario della morte del grande scultore Antonio Canova (Possagno, 1757 – Venezia, 1822) e del linguista e storico locale Giovanni Romani (Casalmaggiore, 1757 – 1822).
Il titolo dell’esposizione, Le Tombe ed i Monumenti illustri d’Italia, è tratto da un’impresa editoriale varata nel 1822 da Niccolò Bettoni e dedicata ad Antonio Canova, intesa a celebrare, con evidente spirito patriottico, i grandi italiani attraverso le tombe e i cenotafi ad essi dedicati in ogni angolo della penisola.
Le opere esposte, essenzialmente libri, stampe, disegni, un biscuit e una tabacchiera, sono divise in quattro sezioni volte a evocare l’immaginario letterario e figurativo che alimenta tra la seconda metà del Settecento e il primo Ottocento la memoria dei grandi e il culto delle tombe, nonché il culto di Canova quale artefice delle più importanti imprese monumentali. A lui si deve, tra l’altro, la stele funeraria per Elisabetta Castelbarco, moglie del conte Giacomo Mellerio (ovvero il committente del dipinto di Diotti esposto nella sala).
Meritano di essere segnalate le incisioni che riproducono i progetti di Mauro Tesi e Carlo Bianconi per la tomba (1769) di Francesco Algarotti nel Camposanto di Pisa, voluta da Federico di Prussia, nonché la prima edizione postuma della Vita di Vittorio Alfieri coi due volumi che recano in frontespizio i progetti del monumento per lui ideato da Antonio Canova. Quanto al gusto del pittoresco, la celeberrima tomba di Jean-Jacques Rousseau nell’isola dei pioppi a Ermenonville riverbera qui la sua fama in una delle tavole che illustrano i giardini all’inglese in Italia (nel libro di Ercole Silva), nonché curiosamente in una vecchia tabacchiera. Da segnalare infine sono due grandi disegni acquerellati inediti, datati 1837, di Francesco Durelli (Milano, 1792-1851) relativi al progetto di monumento marmoreo in onore del giurista Giandomenico Romagnosi, poi realizzato dallo scultore Abbondio Sangiorgio ed inaugurato nel 1844 nella Biblioteca Ambrosiana di Milano.
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A cura di Valter Rosa
Museo Diotti, Casalmaggiore CR
11 dicembre 2022 – 15 gennaio 2023