Gian Giacomo Poldi Pezzoli (Milano, 1822-1879)

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Gian Giacomo Poldi Pezzoli nasce a Milano il 27 luglio 1822 da Giuseppe Poldi Pezzoli (1768-1833) e Rosa Trivulzio (1800-1859); a soli undici anni perde il padre e la madre si assume la responsabilità della sua educazione, mentre coltiva l’amicizia di artisti e letterati. Diventato maggiorenne nel 1846 entra in possesso dell’eredità paterna. Patriota, sostiene i moti risorgimentali del 1848 e, dopo le repressioni austriache, viene esiliato e intraprende viaggi in Europa che sono per lui occasione di incontro con gli sviluppi del collezionismo internazionale. Di ritorno a Milano, nel 1849 Gian Giacomo avvia il suo progetto di realizzazione della sua casa-museo.

La prima passione di Gian Giacomo sono le armi antiche, che acquista a partire dal1846, successivamente si interessa ai dipinti del Rinascimento lombardo, veneto e toscano.
Grazie all’amicizia con Giuseppe Molteni, ritrattista e restauratore, entra in contatto con i più importanti critici d’arte europei, come il tedesco Otto Mündler, l’italiano Giovanni Morelli e l’inglese Charles Eastlake. Gian Giacomo apre volentieri la sua casa a studiosi e collezionisti e le attribuzioni dei dipinti di sua proprietà sono spesso al centro dei più aggiornati dibattiti.

Di pari passo con la collezione, i più acclamati artisti-decoratori del momento, Giuseppe Bertini (1825-1898) e Luigi Scrosati (1815-1869) creano per la casa di Gian Giacomo ambienti ispirati a diversi stili del passato: lo scalone e la camera da letto sono in stile barocco, l’anticamera in stile rocaille francese, la Sala Nera “in stile del primo Rinascimento” e il Gabinetto di Studio “in stile del Trecento”. L’eclettismo, il revival degli stili e delle tecniche artistiche del passato, è in questo momento la moda d’avanguardia.

Nel 1879 Gian Giacomo Poldi Pezzoli muore improvvisamente, a soli 57 anni, celibe e senza eredi; per volontà testamentaria la sua casa e tutte le opere in essa contenute divengono una Fondazione Artistica “ad uso e beneficio pubblico in perpetuo colle norme in corso per la Pinacoteca di Brera”. L’amministrazione e la direzione della Fondazione sono affidate all’ amico e collaboratore Giuseppe Bertini. Il Museo si inaugura il 25 aprile 1881, durante l’Esposizione Nazionale di Milano, e nel giro di pochi giorni è visitato da migliaia di persone.